6 APRILE 2009
UNA VITA SPEZZATA
Mentre il mondo ti crollava addosso
correvi a piedi nudi
lasciando dietro di te tutto ciò che avevi
perché nulla era più importante
della tua giovane vita.
Gridavi, piangevi e ti domandavi come
mai la vita, che prima ti sorrideva, ti
abbandonasse a un destino avverso
rubandoti l’ultimo respiro.
Quanti sogni infranti !
Quanti progetti dispersi nel nulla !
Ma in quei lunghi e terribili secondi
tutto diventava incredibilmente vano
e avresti voluto soltanto vivere ancora.
Mentre la notte si allontanava
portando via con sé una nuova stella
la luce del mattino penetrava tra le macerie
cercando invano i tuoi occhi ormai chiusi
che mai più vedranno l’alba di un nuovo giorno.
Non conoscevo il tuo volto né sapevo il tuo
nome eppure hai lasciato dentro di me
un dolore straziante
che il tempo giammai potrà lenire.
Chissà in quale parte del cielo adesso sei
e dove possono i miei occhi cercarti
fino a quando
le mie lacrime non si confonderanno con le tue
ed io, stringendoti forte al cuore, per te pregherò
ogni giorno e ogni momento della mia vita.
Rita Ranalletta